Gli atomi sono privi di qualità secondarie

_libro secondo/842-864

Non credere che i corpi primi siano
spogli del solo colore. Sono anche
privi del tutto di tepore o freddo 
845 e di calore ardente, errano sterili
d’ogni suono, digiuni di sapore, (1)
né emettono alcun odore proprio.
Come quando, volendo preparare
le essenze delicate della mirra
e della maggiorana o la fragranza
del nardo che colpisce le narici
850 col suo profumo dolce, hai bisogno
per prima cosa, se riesci a trovarlo,
d’un olio neutro, che non mandi odore,
perché meno possibile contamini
e rovini gli aromi ad esso misti
durante la cottura col suo lezzo,
così i principi, creando le cose,
855  non vi devono aggiungere un odore
o un suono proprio, poiché nulla possono
emettere da sé, e né ugualmente
qualche sapore o del freddo o un calore
o tepore o altre cose simili.
Poiché esse risultano mortali (2)
860 – alcune malleabili hanno il corpo
molle, altre fragili l'hanno friabile
e altre porose hanno il corpo rado –
è necessario che tutte risultino
disgiunte dai principi se vogliamo
porre sotto le cose fondamenta
immortali da cui sia garantita
la salvezza di tutto l'universo;
e non ti si riduca tutto al nulla.

(1) sonitu sterila et suco ieiuna. Ho cercato di mantenere nella traduzione la ricchezza di immagini con cui Lucrezio tratteggia l'assenza di qualità secondarie degli atomi. 
(2)
I versi 859-861 sono particolarmente involuti. Giussani suppone una lacuna dopo il verso 858.