Contro Anassagora

_libro primo/830-920

Ora vediamo l'omeomeria 830
di Anassagora. Questo è il nome greco;
la povertà della lingua dei padri
non mi consente di usare altro termine.
Ma è facile spiegare cosa sia.
Le ossa sono formate da altre ossa
minute, piccolissime, e così anche
le carni, il sangue deriva da molte
gocce di sangue unite tra di loro
l'oro è fatto di particelle d'oro
e di pezzetti di terra la terra; 840
e così il fuoco è composto di fuoco
e d'acqua l'acqua. Crede che ogni cosa
si formi in questo modo, però nega
l'esistenza del vuoto ed è convinto
che la materia si possa dividere
all'infinito. In entrambe le cose
mi sembra che si sbagli come quelli
il cui pensiero abbiamo appena visto.
Aggiungi che s'immagina principi
troppo deboli, ammesso che così
si possano chiamare dei principi
che hanno la stessa natura dei corpi,
come essi esposti al dolore e alla morte,
e che nulla trattiene dal dissolversi. 850
Quale tra di essi infatti reggerebbe
un forte schiacciamento, sottraendosi
ai denti della morte? Il fuoco? L'acqua?
O forse l'aria? Quale di essi? Il sangue
o le ossa? Nessuno, credo. Tutto
sarà ugualmente soggetto alla morte
non meno delle cose che vediamo
e sotto i nostri occhi si distruggono
se un qualche violenza le travolge.
E lo ripeto: nulla può ridursi
al nulla né dal nulla può prodursi.
Poiché il cibo alimenta e nutre il corpo
è poi chiaro che vene, sangue ed ossa 860
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e se ancora diranno che ogni cibo
è di sostanza mista e ha in sé i corpuscoli
dei nervi, delle ossa, delle vene
e particelle di sangue, dovremo
credere dunque che qualsiasi cibo,
sia secco che umido, abbia sempre in sé
un miscuglio di cose differenti:
le ossa, i nervi, gli umori ed il sangue.
Se inoltre tutte le cose che crescono
sulla terra si trovano già in essa
è necessario che la terra stessa
sia composta da cose ad essa estranee.
Trasferisci il discorso in altro campo: 870
potrai fare uso di parole identiche.
Se già contiene in sé, benché nascosti
il fuoco, il fumo e la cenere, il legno
è fatto allora di elementi estranei
elementi che sorgono da esso.
Resta solo una stretta via di fuga
che Anassagora tenta, sostenendo
che certo, in ogni cosa si nascondono
tutte le altre, ma appare solo quella
che è più presente nel miscuglio e meglio
in evidenza o posta in prima fila.
Siamo anche qui ben lontani dal vero. 880
Se così fosse quando maciniamo
sotto una pietra massiccia il frumento
dovrebbe comparire qualche traccia
di sangue o di qualcuno degli umori
del nostro corpo. E ugualmente dell'erba
schiacciata tra due pietre perderebbe
del sangue e l'acqua stillerebbe dolci
gocce simili al latte delle pecore
e sminuzzando la terra vedremmo
mischiati ad essa parti minutissime
d'ogni genere d'erba e grani e fronde 890
e nel legno, spezzandolo, vedremmo
cenere, fumo ed un fuoco nascosto.
È evidente che questo non accade.
Non esiste un tale mescolarsi
di una cosa con l'altra. Sono i semi
comuni ad ogni cosa che, invisibili,
si mischiano tra loro in molti modi.
"Ma spesso", obietti, "accade che sui monti
le alte cime degli alberi, piegate
dalla forza del vento, si strofinino
l'un l'altra fino a quando come un fiore
s'apre tra loro il fuoco." Hai ragione, 900
ma la causa non è il fuoco nascosto
nel legno bensì i semi del calore
che, richiamati dallo sfregamento,
accorrono in gran numero, incendiando
le selve. Ché se queste nascondessero
la fiamma in sé non potrebbero a lungo
celare il fuoco: divampando ovunque
travolgerebbe gli alberi e le selve.
E vedi dunque, come ho appena detto,
quanta importanza spesso ha per gli atomi
con quali altri si uniscono e in che modo
e quale moto imprimono e ricevono; 910
e sono appunto questi cambiamenti
minimi della loro posizione
che producono il fuoco oppure il legno.
La stessa cosa accade alle parole:
basta spostare di poco le lettere
e distinguiamo il "ligneo" dall'"igneo".
Se infine non riesci a concepire
tutto quello che vedi senza credere
che provenga da corpi materiali
dotati delle stesse qualità
delle cose, adoperi un criterio
che travolge la stessa convinzione
che esistano elementi primordiali.
Non dovranno, in tal caso, essere scossi
da un riso irrefrenabile o versare
lacrime amare sul viso e le guance? 920