L'universo non ha centro
_libro primo/1052-1113
E fa' attenzione, Memmio, a non prestare
fede a quello che dicono taluni:
che ogni cosa nel mondo tende verso
il centro ed è per questo che esso resta
saldo pur senza ricevere colpi
dall'esterno e che questo gravitare
verso il centro impedisce ad ogni cosa,
sia essa in basso o in alto, di sfuggire
in qualche luogo (ma tu crederai
che qualcosa si possa sostenere
da sé?) e che i corpi pesanti che sono
agli antipodi vanno verso l'alto
e sono posti a terra all'incontrario
come da noi le immagini riflesse
in uno specchio d'acqua. In egual modo 1060
per loro gli animali vanno in giro
a testa in giù e non cadono all'indietro
dove comincia il cielo, proprio come
non possono volare i nostri corpi
nelle regioni celesti soltanto
perché noi lo vogliamo; quando lì
hanno il sole da noi è notte fonda,
le stagioni si alternano alle nostre
e i giorni corrispondono alle notti.
È l'ipotesi sciocca di chi abbraccia
una errata visione delle cose. 1070
Non può esserci infatti centro alcuno
in un mondo infinito; e se vi fosse
nulla del resto prova che qualcosa
vi si possa fermare invece d'esserne
scagliata via lontano. Quello spazio
che definiamo vuoto deve infatti
sia nel suo centro che fuori da esso
lasciare libero il passaggio ai corpi
pesanti, ovunque il moto li conduca.
Non esiste alcun luogo in cui le cose,
perso ogni peso, possano restare
ferme nel vuoto; né del resto il vuoto
può diventare base di alcunché
senza cedere, com'è sua natura. 1080
È impossibile dunque che le cose
s'aggreghino in tal modo, per la forza
del loro gravitare verso il centro.
Ma non credono, poi, che questo tendere
verso il centro riguardi tutti i corpi,
ma solo quelli che hanno la natura
della terra e dell'acqua, il mare e i grandi
torrenti che si gettano impetuosi
dalle montagne e ogni cosa terrena;
invece, dicono, il soffio leggero
dell'aria ed il calore si diffondono
irradiando dal centro, e se nell'etere
che ci circonda brillano le stelle
e la fiamma del sole passa lenta
nell'azzurro del cielo è perché tutto 1090
il calore che fugge su dal centro
vi si raccoglie, né sugli alti rami
degli alberi potrebbero le fronde
verdeggiare se non vi fosse un cibo
che piano giunge loro dalla terra
[...]
che come fiamme volanti le mura
del mondo non si infrangano sciogliendosi
nell'immensa voragine del vuoto
portando via con sé qualsiasi cosa
e nel boato dei tuoni non crolli
il cielo né ci manchi all'improvviso
la terra sotto i piedi ed ogni cosa
del cielo e della terra frantumata
sia risucchiata dal vuoto profondo
e in un istante non resti più nulla:
solo atomi ciechi ed abbandono. 1110
Infatti ovunque tu ponga l'inizio
della fuga degli atomi, quel luogo
sarà la porta della morte: tutta
la materia uscirà da quella parte.