La materia non è divisibile all'infinito
_libro primo/599-634
Inoltre ci dev'essere una parte
essenziale di questi corpi primi
del tutto inaccessibile allo sguardo 600
incomposta, minuscola, che mai
fu separata né mai lo sarà
perché essa stessa è la parte minima
delle cose. Ed altre parti simili
si aggiungono con ordine in gran numero
e si stringono in modo da formare
i corpi elementari; dal momento
che non possono stare separate
occorre che aderiscano tra loro
tanto che nulla può strapparle via.
Questi elementi sono dunque solidi
e semplici; si uniscono tra loro
ma non li tiene insieme l'aggregarsi
e l'adesione delle parti minime 610
bensì la forza eterna della loro
stessa semplicità. Per garantire
a ogni cosa il suo seme la natura
non consente che ad essi sia strappato
o detratto qualcosa. D’altra parte
se non ci fosse questa parte minima
i corpi elementari si potrebbero
ridurre ancora in parti piccolissime,
e questo all’infinito: di ogni parte
vi sarà la metà, senza mai termine.
Che differenza vi sarà tra il cosmo
intero e le sue parti più minuscole?
Non sarà più possibile distinguerli.
La più piccola cosa, divisibile
internamente in infinite parti
sarà infinita proprio come il tutto. 620
Ma ciò ripugna alla ragione e l'animo
fatica a crederlo. Arrenditi e ammetti
l'esistenza di corpi elementari
non divisibili in parti ulteriori;
e se ne riconosci l'esistenza
vedrai che sono anche eterni e solidi.
Se la natura creatrice di tutto
solesse poi costringere le cose
a dividersi sempre in parti minime
con queste non sarebbe più capace 630
di ricomporre alcunché. Corpi ai quali
non si può aggiungere nulla non hanno
quello che è necessario alla materia
per generare: i vari intrecci, il peso,
il movimento, gli urti, l'affluire
da cui deriva tutto ciò che esiste.